Un viaggio alla scoperta delle intelligenze multiple, tra saggezza antica e scoperte neuroscientifiche
Spesso si parla di intelligenze multiple contrapponendo tra loro diversi tipi di intelligenze, tra cui spiccano quella logico-matematica, quella emotiva, quella linguistica, quella relazionale, con l’obiettivo di valorizzare la particolare combinazione presente in ciascunə di noi. Esiste, però, un’altra prospettiva alle intelligenze multiple molto meno mainstream grazie alla quale potrai utilizzare in maniera integrata e ottimale le tue neurologie: si tratta del metodo mBraining.
Metodo mBraining: che cos’è?
Teorizzato da Grant Soosalu e Marvin Oka nell’Australia degli anni 2000, questo metodo è punto di incontro e fusione dell’antica saggezza tradizionale con le più recenti scoperte neuroscientifiche. Quante volte, negli anni, ti hanno consigliato di “ascoltare il tuo cuore”, oppure di “fidarti dell’istinto”, o di “non perdere la testa”? Ecco che laddove i detti popolari antichi sembravano risolversi in una contrapposizione tra razionalità, emozione e pragmatismo, il metodo mBraining porta allineamento e convergenza. Si tratta letteralmente del primo metodo al mondo che anziché soffermarsi sulle peculiarità di ciascun cervello singolarmente (come vedremo ne abbiamo più d’uno), ne evidenzia le interconnessioni.
Eppure per quanto l’idea di avere più cervelli possa ancora stupire, non si tratta certo di una novità. Se lasciamo per un attimo da parte il cervello encefalico, quello che tutti noi siamo abituatə a chiamare cervello sin dall’infanzia, è dal 1991 che è stata scoperta l’esistenza del cervello cardiaco e dal tardo 1800 che le pubblicazioni scientifiche ci parlano di cervello enterico o addominale.
Partiamo, però, dal fare chiarezza: come facciamo a dire che anche nel cuore e nella pancia ci sono veri e propri cervelli? Un cervello per essere definito tale:
- ha neuroni, gangli e neurotrasmettitori
- processa informazioni, apprende e ha ricordi propri
- è dotato di neuroplasticità e adattività
- media riflessi complessi tramite un sistema nervoso intrinseco.
Testa-Cuore-Pancia: il processo di allineamento
Il nome “mBraining” stesso è rivelatore dell’approccio innovativo dei suoi fondatori. Il prefisso “m” non mette l’accento su un singolo cervello, ma abbraccia il concetto di “multiple brain”, lasciando aperta la porta a potenziali nuove scoperte neurali. Inoltre, il fatto che il metodo sia espresso come un verbo anziché un sostantivo, aggiunge un senso di dinamismo e vitalità evolutiva.
Per Soosalu e Oka, infatti, l’integrazione e l’allineamento tra i cervelli di testa, cuore e pancia non è un traguardo da raggiungere, quanto un processo iterativo grazie al quale noi stessi cambiamo e diveniamo costantemente. E In questo divenire e riorganizzarci costante, ciascuna delle nostre intelligenze svolge una sua funzione specifica. Scopriamole insieme.
L’intelligenza cardiaca: numeri e funzioni
Se ci allontaniamo dalla convinzione che la funzione del nostro cuore sia esclusivamente quella di pompa sanguigna, possiamo accogliere le informazione provenienti dalle neuroscienze. Infatti nel plesso cardiaco ci sono tra i 40.000 e i 120.000 neuroni.
Il cuore ha una rete neurale in grado di elaborare esperienze e memorizzare ricordi ed è connesso con gli interessi, i valori, le passioni, le preferenze estetiche e i desideri della persona. Quando un cuore è trapiantato in un’altra persona, il cervello del cuore porta con sé la propria personalità e i ricordi ad esso associati. (Soosalu e Oka, fondatori del metodo mBraining, Master trainer in PNL ed esperti di modellamento comportamentale)
A dimostrarci il legame a doppio filo che unisce il cuore “fisico” e le sue funzioni di regolazione emotiva e affettiva ci sono gli studi sui pazienti reduci da infarti o da interventi di bypass cardiaco. Emerge chiaramente una correlazione tra il deterioramento fisico del cuore e un’alterazione della personalità e del comportamento del paziente, nonché un’insorgenza di stati di tristezza, demoralizzazione, perdita di interesse nei propri scopi e obiettivi.
L’intelligenza enterica: numeri e funzioni
Il cervello enterico è il primo a formarsi sia a livello evoluzionistico sia embrionale: prima si forma il cervello enterico, poi quello cardiaco e solo in ultimo quello encefalico. Proprio perché è il nostro cervello originario e più antico, ha tra le sue funzioni l’autoconservazione, il movimento e l’identità profonda. È grazie all’intelligenza enterica e ai suoi 500 milioni di neuroni che siamo in grado di distinguere noi dall’altro da noi, di porre confini e mobilitarci per proteggerci o proteggere ciò che ci è caro.
L’intelligenza encefalica: numeri e funzioni
Veniamo ora al cervello che proviamo meno imbarazzo a chiamare tale: quello di testa o encefalico. Con i suoi 87 miliardi di neuroni, presiede le funzioni cognitive e mentali del pensiero logico, del ragionamento, dell’astrazione. Grazie alla sua straordinaria complessità dinamica, siamo in grado di comprendere e dare un senso alle cose ed esercitare su di esse un certo controllo esecutivo.
Il cervello è un sistema dinamico, […] un tessuto vivo tridimensionale che cambia, reagisce e si adatta per massimizzare la sua efficienza. […]. I collegamenti tra i neuroni fioriscono, muoiono e si riconfigurano senza sosta. Siete una persona diversa da quella che eravate l’anno scorso a quest’ora perché il colossale arazzo del cervello si è intessuto a creare qualcosa di nuovo (Eagleman, neuroscienziato)
Benefici tangibili di chi utilizza il metodo mBraining
I benefici concreti di chi utilizza il metodo mBraining per allineare le proprie intelligenze multiple sono svariati. Eccone alcuni:
- equilibrio del proprio sistema nervoso autonomo (da cui dipendono oltre l’80% delle funzioni corporee)
- miglioramenti nella salute e nel benessere
- gestione più efficace delle emozioni e dello stress
- rinnovata lucidità, focalizzazione e motivazione
- presa di decisioni allineate con sé e sostenibili nel tempo
- superamento dei conflitti tra pensieri, emozioni e azioni.
Per permetterti di inquadrare meglio la potenza del metodo, ti condivido il caso di Emanuela.
Manager d’azienda con un’esperienza quasi ventennale, incontro Emanuela in una fase di forte conflitto interiore. Soffriva al pensiero dell’impatto sociale e umano che sarebbe in grado di generare, se solo avesse più fiducia nella sua capacità di crearsi una professione a sua misura, dopo i 40 anni. Chiaramente dal suo modo di raccontarmi il problema e dallo stallo professionale in cui si sentiva ormai da anni, emerse che le sue intelligenze di testa, cuore e pancia avevano esigenze diverse e modi del tutto divergenti per soddisfarle. Si sentiva intrappolata in una carriera che non la rispecchiava più, per quanto di responsabilità.
In sessione di coaching abbiamo lavorato insieme per portare a galla i bisogni e i valori che muovevano Emanuela in quella specifica fase della sua vita. E grazie a questo spazio privo di giudizio e sicuro, Emanuela si è data il permesso di dare voce e concretezza a un progetto a cui teneva particolarmente: contribuire all’empowerment femminile, supportando altre donne ad inserirsi nel mondo del lavoro e a percepirsi come di valore.
Pratiche per allineare i Tre Cervelli
La prima pratica per allineare i tuoi tre cervelli passa attraverso la respirazione. Sicuramente ti sarà capitato di sentirti molto più rilassatə dopo una lunga espirazione, o, al contrario, di attivarti fino in certi casi all’agitazione dopo una serie di inspirazioni lunghe ed espirazioni mozzate. Succede perché attraverso la nostra respirazione siamo in grado di regolare il nostro benessere mentale ed emotivo. Se anche tu vuoi:
- aumentare i tuoi livelli di energia
- ridurre stati di ansia, stress e sovraccarico
- rafforzare il tuo sistema immunitario
- potenziare concentrazione e memoria
allora puoi iniziare con una piccola pratica di 5 minuti al giorno, facendo in modo che la durata della tua inspirazione ed espirazione sia identica (meglio se di 5 secondi ciascuna). Con questa pratica a basso impatto, allenerai il tuo sistema nervoso all’equilibrio e i tuoi tre cervelli a comunicarsi vicendevolmente segnali da uno stato di centratura.
Per un approccio ontologico al coaching
Il coaching che integra il metodo mBraining e le tecniche mBIT (Multiple Brain Integration Techniques) si può definire ontologico nel senso che il cambiamento e la trasformazione che genera sono al livello più profondo, quello dell’essere. Come abbiamo visto all’inizio di questo articolo, una delle caratteristiche che rendono tale un cervello è la neuroplasticità, ossia la capacità di creare continuamente nuove reti e connessioni neurali, di cambiare e adattare la propria struttura. Per questo decidere di farsi affiancare da un coach certificato nel metodo mBraining e nell’utilizzo delle mBIT (Multiple Brain Integration Techniques) significa aprirsi a un cambiamento profondo e multilivello, i cui impatti vanno ben oltre l’obiettivo specifico per il quale si è intrapreso il percorso.
Conclusioni
Il metodo mBraining si presenta come un ponte tra antiche saggezze e moderne scoperte neuroscientifiche, aprendo le porte a una visione integrata delle intelligenze multiple. È un invito a esplorare le complesse interconnessioni tra i nostri cervelli di testa, cuore e pancia, esortandoci a considerarli non come entità isolate, quanto piuttosto come parti di un sistema dinamico e interconnesso.
Attraverso questo allineamento, possiamo sperimentare una serie di benefici tangibili che influenzano profondamente il nostro equilibrio psico-fisico, la capacitò di gestire efficacement le emozioi e di prendere decisioni allineate a noi e sostenibili. Come evidenziato nel caso di Emanuela, il metodo mBraining applicato al coaching consente un percorso di trasformazione profonda e multilivello, che va al di là del raggiungimento di obiettivi specifici, toccando il nucleo stesso del nostro essere.
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Bibliografia
Se desideri approfondire questa tematica e scoprire di più sulle intelligenze multiple, ecco a te una selezione di risorse da cui iniziare. Buona lettura!
Mbraining. Armonizzare i 3 cervelli. Cervello, cuore, intestino – G. Soosalu e M. Oka
L’intelligenza dinamica. L’evoluzione continua dei circuiti del nostro cervello – D. Eagleman
Coerenza Cardiaca 365: 3 volte al giorno, 6 volte al minuto, 5 minuti. I benefici della respirazione cosciente – D. O’Hare.